Master Bernardi al CEIS

Premesse

Immagine 027Sulla scia della recente cronaca, che vede il crescente tasso di aggressioni nei confronti di donne e minori degli ultimi mesi, il Responsabile della attività sportive del Centro Italiano di Solidarietà (CeIS) Antonio Salvadori ha pensato di dar vita ad un corso bimestrale di autodifesa prettamente femminile a porte chiuse. Data la delicatezza dei temi trattati sia sotto il profilo psicologico e tecnico, necessitava dare questo incarico ad una persona di grande esperienza nell”ambito professionale dell’autodifesa, nonché ad un insegnante con rilevanti capacità psicopedagogiche e sensibilità morale verso questi argomenti; per questo motivo Antonio Salvadori, noto artista marziale, ha deciso di rivolgersi al Maestro Carlo Bernardi avendo già precedentemente avuto modo di lavorare nella security con lui, il quale lo ha accolto con entusiasmo.

Il vicepresidente del Centro, Juan Pares Corelli, personalità di grande esperienza di vita, ha compreso la portata e accolto il progetto che ha avuto luogo all’interno della stessa struttura nei mesi di Giugno e Luglio 2009 presso la zona Montagnola di Roma. Il CeIS è un’associazione di sostegno materiale e psicologico sociale, senza scopo di lucro e si occupa di aiutare individui a riorganizzare la propria vita e al reinserimento di questi all”interno della società con precedenti problematiche di diversa natura e gravità, con un ventaglio di intervento su individui di tutte le età e condizioni sociali.

Andamento e struttura del corso

Immagine 004E’ stata data la possibilità di partecipare sia al personale femminile in servizio presso il CeIS che alle frequentatrici dello stesso, con una soglia massima di 25 donne, per correggere e seguire in modo professionale ed efficiente ogni singola allieva. A tal fine il Maestro Carlo Bernardi ha ritenuto opportuno portare al suo seguito il suo primo assistente, l’insegnante di Wing Tsun Massimo Iorio e altre tre allieve che che praticano Wing Tsun da diversi anni e di livello intermedio, Veronica, Claudia e Sara.

L’approccio iniziale è stato difficoltoso, data la delicatezza delle tematiche trattate, le differenti età delle allieve e il contesto stesso in cui ci si è trovati ad operare; si è dunque visto necessario creare un ambiente di cordialità e apertura, sia comunicativa che psicologica.

Il programma didattico verteva in primis sul correttImmagine 020o atteggiamento mentale e alle strategie tecnico-operative atte al fine di prevenire le aggressioni e lavorava sulla condizione psicologica di reazione, e su concetti e principi di sicurezza e tutela personale. E’ evidente che questo corso visto il poco tempo a disposizione non aveva la pretesa di fornire una adeguata e completa preparazione, ma piuttosto le basi e una visione d’insieme e in cosa consiste l’autodifesa femminile.

Il corso è stato strutturato in tre fasi diverse

  1. Teorico-concettuale sui sistemi di prevenzione alle aggressioni; sono stati affrontati argomenti come: concetto di sfera dinamica di sicurezza – distanza di sicurezza – postura del corpo da tenere nelle fasi di dialogo con un estraneo o nelle possibili fasi di presunto pericolo e nelle fasi di preaggressione – atteggiamento mentale e strategie atte ad elevare la sicurezza personale – concetti comportamentali in strada ai fini preventivi. In questa prima fase l’interesse e l’entusiasmo delle allieve nei confronti degli argomenti, ai quali sono rimaste molto impressionate, ha corrisposto alla formulazione di numerose domande inerenti a dubbi e curiosità che hanno sciolto il ghiaccio , instaurando al fiducia tra l’insegnante e lo staff didattico e le allieve, spesso basate su esperienze personali di vita dirette o indirette, proprio perché stimolate dagli argomenti trattati.
  2. Introduzione ai principi tecnici che sono alla base del Wing Tsun: questa fase del corso ha concorso a suscitare nelle partecipanti la curiosità di come fosse possibile attuare i principi e le tecniche del sistema senza uso della forza o di particolari capacità atletiche. Infatti al riguardo sono stati introdotti i concetti sul principio del cuneo e suo uso – regola strategica dei 45° – principio della frusta – concetti inerenti a come generare potenza nei colpi col proprio corpo – safe defence.
  3. Applicazione pratica di strategie e principi del Wing Tsun: in quest’ultima fase ci si è concentrati su come applicare i principi delle prime due fasi del corso e su come portare i colpi, quali calci pugni, gomitate, ginocchiate, lavorando con scudi e colpitori e inoltre sono state introdotte le nozioni di base di autodifesa a terra contro violenze carnali e stupri. Le allieve hanno dimostrato una determinazione e un impegno dati dall’entusiasmo per l’applicazione delle prime due fasi del corso e da come fosse sentito emotivamente il tema.

 

Conclusioni

Immagine 025Le allieve entusiasmate avrebbero voluto approfondire ulteriormente le nozioni trattate. Espressione di apprezzamento e consapevolezza della grande utilità nei confronti di tutto lo staff didattico diretto da Sifu Carlo Bernardi per la struttura del corso è stata manifestata durante l’ultima lezione dove ognuna delle allieve ha voluto esprimere una opinione in merito al programma svolto, riportando per iscritto le personali impressioni. Tutte le parole e i giudizi espressi hanno ripagato del lavoro svolto, gratificandoci più di qualsiasi remunerazione economica, toccandoci profondamente e commuovendoci, facendo comprendere quanto sia importante svolgere questo genere di attività di solidarietà sociale e spingendoci a riproporre nuovamente questa tipologia di corsi, anche verso altri enti affini, portandoci comunque, visto il forte consenso ricevuto a ripresentarci nuovamente presso i locali del CeIS per qualche altra lezione di approfondimento.

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